L’Ane & le Lion

Introduzione (abstract)

L’asino e il leone è un piccolo esercizio d’ekphrasis invertita, ispirato dalle accoppiate Dante Alighieri & Gustave Doré o ancora Lewis Carroll & Harry Furniss. Il gioco è diventato quello di due artisti ginevrini, Dr Shlomo e Nicolas Wagnières, il cui linguaggio visivo è sufficientemente distinto per rendere in immagine la miscela, caratteristica dell’opera del Nolano, che sa dove “di dialogo, dove di comedia, dove di tragedia, dove di poesia, dove d’oratoria, dove lauda, dove vitupera, dove dimostra et insegna, dove ha or del fisico, or del matematico, or del morale, or del logico” (Giordano Bruno, La cena de le Ceneri, Proemiale epistola).

L’asino e il leone è anche una scommessa: quella d’una doppia traduzione, decisamente target più che source oriented, che con consapevolezza mira piuttosto ai propri destinatari che alla propria fonte. Tradurre significa dunque lavorare attraverso proiezioni, tentativi, e trasformare a poco a poco una carta in un’altra (Umberto Eco, “Traduction et langue parfaite”, Dixièmes assises de la traduction littéraire (Arles 1993), actes sud, 1994, pp. 193-203).

A tribute to Giordano Bruno written and translated by Donatella Bernardi and Demis Quadri and published by La Société des Arts, Geneva. Design: Schönwerhrs.

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